Con il termine tibetano karmapa (ཀར་མ་པ, kar ma pa; etimologizzato come "Quello dall'azione [illuminata]"; anche རྒྱལ་དབང་ཀར་མ་པ, rgyal dbang kar ma pa, Gyelwang Karmapa, "Signore vittorioso dall'azione [illuminata]") si indica, in quel contesto culturale e religioso, il capo della tradizione buddista tibetana detta del Kar ma Bka’ brgyud (ཀརྨ་བཀའ་བརྒྱུད, Karma Kagyü) quindi lo sprul sku individuato, fin da bambino, come incarnazione del kar ma pa precedente.

Come il Dalai Lama anche il Kar ma pa è considerato manifestazione di Avalokiteśvara (tibetano: སྤྱན་རས་གཟིགས, spyan ras gzigs, Chenrzik, Chenrezig).

Caratteristiche

Nella storia del buddismo tibetano, la tradizione Karma Kagyü, un lignaggio della scuola Kagyü, fu la prima a elaborare e a istituzionalizzare la dottrina e la pratica dello sprul sku (སྤྲུལ་སྐུ, termine che intende essere la resa del sanscrito nirmāṇakāya, trülku, spesso adattato nella letteratura in lingua anglosassone con il termine tulku) ossia la incarnazione dei propri bla ma nella successione alla guida dell'ordine monastico. Dottrina poi adottata anche da altre tradizioni del buddismo tibetano.

In tale contesto un kar ma pa prima di morire lascia delle precise indicazioni affinché i suoi discepoli possano rintracciare in un bambino la sua successiva incarnazione.

La corona nera ( ཞྭ་ནག, zhwa nag)

I kar ma pa sono i detentori dello zhwa nag ("corona nera, "copricapo nero") e sono quindi spesso, in Occidente, impropriamente identificati come i "lama dal berretto nero".

Tale confusione fu generata nel XIX secolo quando dei visitatori occidentali mal intesero questo attributo esclusivo del kar ma pa attribuendolo genericamente a una tradizione del buddismo tibetano.

Lo zhwa nag è, secondo la tradizione, un manufatto costituito dall'intreccio dei capelli di centomila ḍākinī, offerte da queste al kar ma pa per le sue realizzazioni spirituali. Tale corona risulterebbe invisibile a coloro che non hanno acquisito i meriti sufficienti. Tuttavia l'imperatore cinese Yǒnglè (永乐, regno: 1402-1424) donò al quinto kar ma pa una copia "materiale" di questa corona che, si dice, possiede un grande potere spirituale. La cerimonia in cui il nuovo kar ma pa indossa la corona nera è una delle più importanti del lignaggio Kar ma Bka’ brgyud.

La sede del kar ma pa, il monastero di Mtshur phu

La sede del kar ma pa è il monastero di Tsurpu (མཚུར་ཕུ་དགོན་པའི་, mtshur phu dgon pa'i , Tsurpu Gönpe), nella valle di Stod lung (སྟོད་ལུང, Tölung) a nordovest di Lhasa. Questo monastero, fondato nel 1187 dal primo kar ma pa, Dus gsum mkhyen pa (དུས་གསུམ་མཁྱེན་པ།, Dusum Kyenpa, 1110–1193), l'allievo del grande maestro sGam po pa Bsod nams rin chen ( སྒམ་པོ་པ་བསོད་ནམས་རིན་ཆེན་, Gampopa Sönam Rinchen, 1079-1053) , fu distrutto durante la Rivoluzione culturale decisa dal Partito Comunista Cinese, ad oggi risulta solo parzialmente ricostruito.

Storia

La fondazione di questo lignaggio di sprul sku la si deve a Dus gsum mkhyen pa (དུས་གསུམ་མཁྱེན་པ།, Düsum Khyenpa, 1110–1193), primo kar ma pa di questa tradizione, allievo di sGam po pa Bsod nams rin chen ( སྒམ་པོ་པ་བསོད་ནམས་རིན་ཆེན་, Gampopa Sönam Rinchen, 1079-1053) a sua volta allievo di Mi la ras pa (མི་ལ་རས་པ, Milarepa, 1028/1240–1111/1123) a sua volta allievo di Mar pa Chos kyi blo gros (མར་པ་ཆོས་ཀྱི་བློ་གྲོས, Marpa Chökyi Lodrö, 1012–1097). A lui dobbiamo la fondazione del cenobio di Tsurpu (མཚུར་ཕུ་དགོན་པའི་, mtshur phu dgon pa'i , Tsurpu Gönpe), nella valle di Stod lung (སྟོད་ལུང, Tölung, a nordovest di Lhasa, Tibet centrale) nel 1187, sede dei kar ma pa e monastero principale del Kar ma Bka’ brgyud .

Il secondo kar ma pa fu Karma pak shi (ཀརྨ་པཀྵི, Karma Pakshi, 1203–1283) che ottenne il patrocinio per il suo monastero e il suo lignaggio dai khan mongoli Möngke (1209-1259) e dal di lui fratello Qubilai (circa 1260-1294).

il terzo kar ma pa fu rang byung rdo rje (རང་བྱུང་རྡོ་རྗེ, Rangjung Dorje, 1333-1368) che ottenne la protezione del mongolo Toghon Temür (1333-1368).

Elenco dei karmapa

Ad oggi vi sono stati 17 kar ma pa:

Note


Bibliografia

  • N. Douglas, M. White: Karmapa – Parigi 1979
  • Charles Manson: "The Second Karmapa Karma Pakshi: Tibetan Mahasiddha" - Shambhala, 2022
  • Shamar Rinpoche: A Golden Swan in Turbulent Waters: The Life and Times of the Tenth Karmapa Choying Dorje

Voci correlate

  • Buddismo tibetano
  • Karma Kagyü
  • Trülku
  • Shamarpa
  • Controversia del XVII Karmapa

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Karmapa The Black Hat Lama of Tibet, su karmapa.org.
  • Kagyu Office, su kagyuoffice.org.
  • Karmapa and Karma Kagyu Tradition, su karma-kagyu.org.
  • Rumtek Monastery, su rumtek.org. URL consultato il 31 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2016).
  • Lignaggio dei Karmapa e loro biografie, su samyedzongvenice.org. URL consultato il 31 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2008).
  • Storia del Lignaggio dei Karmapa, su buddhism.it. URL consultato il 29 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2023).
  • Buddismo della Via di Diamante, su buddhism.it.

17. Karmapa

Karmapa Statue 16. Karmapa Karmapa Figur aus Kupfer

Karmapa in Deutschland Thaye Dorje, S.H. der 17. Gyalwa Karmapa

16. Karmapa Statue Karmapa Figur aus Kupfer feuervergoldet

Karma Kagyü Gemeinschaft Deutschland e.V. Der XVII. Gyalwang Karmapa